Circolare n° 48/2021

Rif.to: nostre circolare n° 17/2021, 19/2021 e successivi contatti con ISS e Ministero della Salute.

Vi informiamo di aver ricevuto oggi risposta PEC dalla Presidenza dell’ISS (Istituto Superiore Sanità) con riferimento al problema segnalato da questa Associazione riguardo alla esposizione dei vostri operatori al contagio da Covid-19 (varianti).
Il Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità ha emesso il parere prot. n° AOO – ISS 23514 del 21/06/2021 con cui ha precisato che “ad oggi non è stata dimostrata la presenza di particelle virali infettive nei reflui civili … Gli attuali processi di disinfezione sembrano essere sufficienti per inattivare in modo efficace il SASR-CoV-2 presente nell’acqua. Inoltre i coronavirus sono sensibili alla temperatura e vengono rapidamente inattivati nell’ambiente acquatico”.
Per cui “In relazione agli specifici rischi per le imprese impegnate in servizi di pulizia manutentiva e ripristini di scarichi di acque reflue urbane, …, al settore <fornitore di acqua: reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento> è associata una classe di rischio basso.
Non vi sono pertanto evidenze che suggeriscano la necessità di protezioni aggiuntive per i lavoratori delle società operanti nel trattamento delle acque reflue o per le imprese impegnate in lavori di pulizia manutentiva e rispristino di scarichi acque reflue urbane.
L’ISS ha ribadito la necessità di utilizzare sempre con il massimo scrupolo le dotazioni di protezione individuale (DPI), adeguate ed efficaci, alle vostre attività, oltre alle normali precauzioni già previste per la popolazione generale (ossia di evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani, restare a casa se presenti sintomi quali febbre, tosse, ecc.; mantenere la distanza di sicurezza, informare il datore di lavoro della presenza di sintomi influenzali).
Per le vostre imprese impegnate in lavori di pulizia manutentiva e di ripristino di scarichi di acque reflue urbane; in attività di recupero, trasporto e scarico dei reflui civili si raccomanda di applicare le misure preventive previste per gli operatori degli impianti di trattamento, che vi riassumiamo:

  • uso di idonei DPI puliti/igienizzati con scrupolo: guanti di protezione, stivali, tute monouso repellenti ai liquidi, facciali filtranti e/o maschere, occhiali paraschizzi o visiera;
  • si raccomanda l’uso di setti paraspruzzi ai terminali delle tubazioni o installazione di terminali sommersi o protetti;
  • rispettare da parte del personale i seguenti divieti/obblighi: divieto di assumere cibi e bevande nei luoghi in cui sono svolte le lavorazioni sui reflui; obbligo di lavarsi e cambiarsi gli abiti da lavoro eventualmente contaminati da liquami/fanghi al termine del servizio; cura igiene personale con doccia al termine di ogni turno di lavoro; evitare contatti accidentali con materiali, fanghi o liquidi infetti; deposizione, controllo e disinfezione dei DPI (da riporre in posti separati dagli abiti civili);
  • adeguatamente informare e formare i lavoratori sul rischio biologico e sulla prevenzione sanitaria.

Per la raccolta, trasporto e scarico dei reflui civili con veicoli si raccomanda, inoltre, la possibilità di utilizzare tecnologie avanzate di recupero (pompe pneumatiche che aspirano i liquami direttamente nel serbatoio del mezzo = le vostre pompe del vuoto), al fine di ridurre il rischio di esposizione per gli operatori al momento delle operazioni di inserimento ed estrazione dei tubi sia nella fase di svuotamento presso il cliente sia durante lo scarico dei reflui presso gli impianti di trattamento.
Cordiali saluti
La Segreteria ASPI